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Una penna esaurita

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Ma dove, dove, dove, dove sei
tenero giunco che piegava il vento
anche quel lumicino adesso è spento
buia è la tua finestra nella notte.

Mi illudo ancora di vedere un lume
che a tratti splende all'ondeggiar dei rami
e tra gli ulivi ascolto i tuoi richiami
quando sommessa parlavi al cellulare.

Ed io riguardo ancora una lattina,
un ciocco di capelli anche accarezzo
e questa penna che non ha più prezzo
l'inchiostro ha secco come un vecchio pozzo.

E non cerco il ricambio, più non serve,
quello che ho scritto tutto l'hai distrutto
il mandorlo è fiorito e non da frutto
i petali disperde tra i muretti.

Quello che avevo in cuore te l'ho dato
non so cosa di più potevo darti
forse non ho saputo a fondo amarti
spesso l'amore è avaro nel mostrarsi.

Vorrei fermare il tempo, ma impietoso
batte nel campanile l'orologio,
il cuor risponde con un tocco mogio
sfinito affronto l'ultima salita.

 

Salvatore Armando Santoro

(Boccheggiano 18.2.2018 – 19,46)

 Franca Colozzo - 20/10/2018 23:48:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Caro Salvatore, sono una maga e riesco a capire gli uomini al volo. Scherzi a parte, ho una buona capacità introspettiva e purtroppo capisco gli esseri umani (ho studiato tanta psicologia per diletto anche all’università: esami facoltativi presso la Facoltà di Medicina di Roma "La Sapienza"). Diciamo che il mio sesto senso mi aiuta a comprendere gli umani ed anche gli animali, sicuramente molto più semplici e genuini rispetto a noi. Con i gatti ho un ottimo rapporto e riesco a capirli. Parlo con il gatto persiano in casa, causa della mia caduta, non per colpa sua, ma della mia mente che vagava tra le nuvole. Un caro saluto. Buona notte.

 Salvatore Armando Santoro - 19/10/2018 18:27:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Armando Santoro » ]

A Franca Colozzo - Cara Franca hai centrato l’essenza delle mie emozioni. "Panacea" di sicuro è il termine più adeguato alla sofferenza che spesso accompagna il mio poetare. L’affetto provato è stato profondo e chi l’ha donato ha saputo ben camuffarlo. Chi prova amore non lo può dimenticare. Solo le persone aride hanno questa facoltà. Ma le persone sensibili (che hanno fatto i salti mortali per averti) non possono cancellare tutto con il cancellino della lavagna se davvero hanno vissuto al meglio certe emozioni. Io spesso parlo di ormoni... gli ormoni si possono permettere anche di sparire perché sono elementi che fanno parte del nostro inconscio (istinto) e non siamo noi a gestirli, ma ci gestiscono e possono anche esaurirsi e sparire. Ed è quello che evidenzio sovente nelle mie composizioni. Il ruolo degli ormoni e l’assenza di passione amorosa. La passione dura sempre.

 Salvatore Armando Santoro - 19/10/2018 18:27:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Armando Santoro » ]

A Franca Colozzo - Cara Franca hai centrato l’essenza delle mie emozioni. "Panacea" di sicuro è il termine più adeguato alla sofferenza che spesso accompagna il mio poetare. L’affetto provato è stato profondo e chi l’ha donato ha saputo ben camuffarlo. Chi prova amore non lo può dimenticare. Solo le persone aride hanno questa facoltà. Ma le persone sensibili (che hanno fatto i salti mortali per averti) non possono cancellare tutto con il cancellino della lavagna se davvero hanno vissuto al meglio certe emozioni. Io spesso parlo di ormoni... gli ormoni si possono permettere anche di sparire perché sono elementi che fanno parte del nostro inconscio (istinto) e non siamo noi a gestirli, ma ci gestiscono e possono anche esaurirsi e sparire. Ed è quello che evidenzio sovente nelle mie composizioni. Il ruolo degli ormoni e l’assenza di passione amorosa. La passione dura sempre.

 Franca Colozzo - 18/10/2018 23:53:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Struggente questa tua poesia, Salvatore, colma di nostalgia del tempo che fu, di una sottile malinconia per una passione esauritasi ormai. Certamente attraverso le tue poesie si legge la tua vita. In fondo esse sono il contenitore delle tue emozioni, al pari di chi trova nella lirica una forma di panacea alla sofferenza. Diciamo che è una valvola di sfogo, la quale ci aiuta a proseguire l’impervio cammino della nostra esistenza.
Ma, pur fra mille ostacoli, il bello della vita è l’imprevisto dietro l’angolo. Non importa se piacevole o spiacevole: ogni esperienza è una prova cui siamo sottoposti, forse attratta nella sfera emotiva dai nostri pensieri reconditi (la nostra mente è molto potente e ci condiziona). Un saluto affettuoso. Buona notte.

 Salvatore Armando Santoro - 18/10/2018 23:34:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Armando Santoro » ]

Chi legge le mie poesie, involontariamente scopre la mia vita!

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